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La strada del desiderio

di MEGAN HART

Un viaggio in macchina.
Per Molly rappresenta la libertà.
La libertà di essere la persona che vuole essere. La libertà di fare le sue scelte. La capacità di apprezzare le cose di suo gusto.
Non ci sono limiti né imposizioni o regole. Solo possibilità. Occasioni. Immaginazione.
Perciò quando un uomo imponente, un bel tenebroso, le passa accanto come se fosse il padrone del mondo, accende il desiderio di Molly, potente e ardente come il motore della sua Impala. E lei può lasciar scorrere sfrenato quel desiderio in tutti i modi che vuole.
Tutti.

 

4

Quel tratto di strada le era sempre parso interminabile, senza aree di sosta attrezzate, e praticamente nulla da vedere – solo campi da entrambi i lati. Ma stavolta no. L’auto bruciava i chilometri, e ogni segnale di distanza progressiva che passava le ricordava che prima o poi l’uomo al volante della Impala blu avrebbe imboccato un’uscita e sarebbe sparito per sempre… oppure lei.

Da un’ora giocavano a rincorrersi finché alla fine lui era rimasto davanti a lei a una certa distanza. Molly avrebbe potuto raggiungerlo se avesse pigiato sull’acceleratore, ma la macchina era tanto carica che non voleva rischiare di surriscaldare il motore. O prendere una multa che non poteva permettersi di pagare, si disse con rammarico mentre la Impala si allontanava sempre di più davanti a lei.

Era stato bello finché era durato, si disse. Sorrise quando le canzoni sull’iPod finirono e ripartirono dall’inizio, e dalle casse uscì di nuovo con prepotenza Animal I Have Become. Non avrebbe più potuto ascoltare quella canzone senza pensare al misterioso sconosciuto con un sorriso impudente e i jeans perfetti.

Dio, però era bello desiderare di nuovo. Aveva passato buona parte dell’ultimo anno a cercare di convincersi che essere contenta di stare con qualcuno era uguale a essere felice. Si era sforzata di respingere il minimo accenno d’insoddisfazione per non far soffrire l’uomo che aveva speso l’equivalente di tre mesi di stipendio per comprarle l’anello, ma non ascoltava mi neppure una parola di quello che gli diceva.

Be’, almeno le parole ti lascio le aveva sentite di certo. L’aveva accusata di scappare. Le aveva rivolto insulti per cui non poteva rimproverarlo. Ma non era riuscita a spiegargli che non stava solo scappando via da qualcosa. Voleva correre anche verso qualcosa. Un sogno. Una vita. Un’occasione.

Per la prima volta da più di un anno, da quando aveva detto di sì alla proposta di matrimonio di Peter perché non sapeva come rifiutare, la vita le sembrava come quella strada che si estendeva davanti a lei – lunga, ampia e piena di sorprese. E lei intendeva sfruttarla al massimo. Per cominciare bene, forse, avrebbe potuto non avere timore di cogliere certe… occasioni.

Ma se avesse avuto veramente la possibilità di fare sesso selvaggio con un bell’uomo senza nome, l’avrebbe fatto? Dov’era il confine tra realtà e fantasia? Scrutò la strada davanti a sé, ma la Impala non si vedeva più. Un’altra occasione sfumata… proprio come la sera in cui aveva conosciuto Peter.

Era in un locale con le amiche, a bere e flirtare. Le si era avvicinato un uomo che le aveva chiesto di ballare. Per mezz’ora avevano praticamente fatto sesso sulla pista, strusciandosi e ondeggiando incollati l’uno all’altro. Era stata la mezz’ora più sexy della sua vita… finché lui non le aveva proposto di appartarsi per finire quello che avevano cominciato.

Molly avrebbe voluto. Ma non l’aveva fatto.

Dieci minuti dopo che il suo cavaliere si era volatilizzato, si era imbattuta in Peter. Il resto della storia abbracciava due anni scialbi e insoddisfacenti.

Non che fosse mai successo niente di grave. Peter non rimaneva fuori fino a tardi a bere con gli amici né sperperava soldi in alcol e donne. Ricordava persino di abbassare la tavoletta in bagno. Pagava le bollette entro la scadenza e non le lasciava mai l’auto senza benzina. E le portava i fiori – gigli, l’unico fiore al mondo che Molly detestasse con tutto il cuore. Le faceva le bistecche ben cotte, quando a lei piaceva la carne al sangue. Sceglieva il maglione blu mentre lei avrebbe preferito quello lilla, un giallo quando lei avrebbe voluto vedere una commedia romantica.


Peter non l’ascoltava mai. Sosteneva di amarla, ma non l’ascoltava mai, proprio mai. Oppure forse ascoltava, pensò Molly, però non voleva sentire.

Spesso si era chiesta che cosa sarebbe successo se fosse andata con quello sconosciuto, cedendo a un impulso trasgressivo. Non avrebbe mai saputo come sarebbe cambiata la sua vita.

Ma ormai non era più la stessa. Aveva lasciato quella donna a Cincinnati. Perciò se l’uomo della Impala le avesse presentato un’occasione, questa Molly non se la sarebbe lasciata sfuggire.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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