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Seduzione al castello

di BLYTHE GIFFORD

La dama di compagnia Mary Betoun sa benissimo che non deve fidarsi del proprio giudizio in fatto di uomini; il suo futuro non dipende da un marito, ma dalla sua capacità di accontentare la regina. Perciò quando la regina le affida il compito di approntare per la sua visita un castello in una località remota al confine con la Scozia, Mary sa che tutto deve risultare perfetto.

L’affascinante capitano del castello, Jamie Davison, è ben lieto di darle una mano se Mary lo aiuterà a sua volta… a diventare un pretendente più attraente per poter trovare moglie. La sua richiesta sembra del tutto innocente, anche se la vicinanza di Jamie ispira a Mary pensieri tutt'altro che innocenti. Ma potrà fidarsi di lui e delle sue mire? E di se stessa?

5

Le sue labbra si fermarono vicinissime a quelle di Mary che, per qualche istante, non riuscì a muoversi, così stretta tra le sue braccia. Negli occhi di Jamie divampava un fuoco oscuro invece dei lampi maliziosi che pensava di trovarvi.

Quegli occhi sembravano capaci di vederla per quella che era, come non aveva mai potuto fare Oliver Sinclair.

Mary aderì a lui con tutto il corpo. Jamie stava per baciarla, e lei lo voleva…

Quell’improvvisa consapevolezza la raggelò. Mary si morse il labbro per sottrarlo alla bocca di Jamie. Scese dal secchio e incrociò le braccia. «Non puoi ordinare una sposa in base all’altezza.»

Il sorriso di Jamie si spense in un’espressione solenne. «Per i vecchi tempi, allora.» Le porse la mano. «Di nuovo amici?»

Imbarazzata, Mary ricordò tutti gli insulti che aveva scagliato all’indirizzo degli uomini di quelle terre di confine quando lei e Jamie erano ragazzini. Un uomo permaloso non l’avrebbe mai definita sua amica.

Ma quello era il passato; in quella settimana doveva pensare al suo futuro. La prima dama di compagna della regina era pronta a lasciare il suo posto. Se Mary si fosse comportata bene lì e se la regina fosse stata contenta di lei…

Sospirò. Aveva bisogno dell’aiuto di Jamie. Non c’era altro modo.

Con riluttanza, gli strinse la mano e subito ne percepì il calore.

Quel contatto non era come ai vecchi tempi.

Cercò di staccare la mano, ma lui la strinse più forte. «Se potrai mettere una buona parola con la regina su di me e sul lavoro che ho fatto qui, mi sarebbe d’aiuto.»

Ora capiva. Jamie voleva mantenere il suo posto e portare lì una moglie, avere una famiglia.

Erano sogni non tanto distanti dai suoi. Quelli che aveva un tempo.

Quel pensiero era insopportabile. «D’accordo, ma lo farò per la regina.» Non per lui, di sicuro. «E poi è l’unico modo per liberarmi di te.»

«Allora che cosa m’insegnerai come prima cosa?»

Staccò la mano dalla sua stretta e gli agitò un dito sotto il naso. «Prima dovrai rispettare la tua parte del patto. Fammi vedere dov’è la cucina.»

Lui s’inchinò e la guidò nel castello.

Mary scoprì che le cucine erano ben fornite di birra e carne, ma mancavano spezie e vino. La regina avrebbe portato una piccola quantità di provviste, ma per il resto… «Dove possiamo rifornirci rapidamente?»

«Il signore della valle vicina mi deve un favore. Dimmi di che cos’hai bisogno. Farò razzia nella sua dispensa.»

Lei sgranò gli occhi. «Niente furti!»

«Scherzavo. Intendevo dire che avrei preso in prestito l’occorrente.»

Mary scosse la testa. Mai serio, quel Jamie, eh? «Fammi vedere il resto.»

Trascorsero il pomeriggio a perlustrare le torri insieme. Negli ultimi tempi non c’era stato un economo, perciò Jamie era incaricato di gestire gli affari domestici e quelli militari. Anche se per i gusti di Mary l’ambiente era spartano, tutto era ordinato e ben gestito. Sorvegliava ogni domestico con un sorriso, ma quando serviva sapeva dimostrarsi severo.

Per fortuna serviva di rado.

«E la servitù?» Mary cominciò a contare sulle dita. «Ci serviranno almeno altre due cameriere, altre sguattere, una lavandaia…»

Improvvisamente le parve un compito eccessivo. Era impossibile superare quella prova e diventare il braccio destro della regina.

Ma Jamie si limitò a sorridere e annuire, come se fosse facile gestire le spezie quanto i soldati. Con il suo aiuto, mandarono in giro la notizia che servivano domestici, se c’erano sorelle, fratelli o cugini disposti ad andare a servizio.

Ogni tanto Jamie corrugava la fronte, ma affrontava ogni problema con un sorriso che le diceva che sarebbe andato tutto bene. Mary non avrebbe potuto desiderare un compagno migliore.

Era un pensiero conturbante, questo era certo. Non voleva un uomo nella sua vita in quel momento. Specialmente quell’uomo.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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