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Seduzione al castello

di BLYTHE GIFFORD

La dama di compagnia Mary Betoun sa benissimo che non deve fidarsi del proprio giudizio in fatto di uomini; il suo futuro non dipende da un marito, ma dalla sua capacità di accontentare la regina. Perciò quando la regina le affida il compito di approntare per la sua visita un castello in una località remota al confine con la Scozia, Mary sa che tutto deve risultare perfetto.

L’affascinante capitano del castello, Jamie Davison, è ben lieto di darle una mano se Mary lo aiuterà a sua volta… a diventare un pretendente più attraente per poter trovare moglie. La sua richiesta sembra del tutto innocente, anche se la vicinanza di Jamie ispira a Mary pensieri tutt'altro che innocenti. Ma potrà fidarsi di lui e delle sue mire? E di se stessa?

14

Mary aveva la gola strozzata dall’indignazione. «Vorresti dire che hai inventato la storia del cuculo, e mi hai portata qui facendomi sprecare una giornata preziosa, di cui avevo bisogno per i preparativi per l’arrivo della regina, e tutto questo solo per… per…»

«Per poterti baciare?» concluse lui senza il suo abituale sorriso.

Mary gli scrutò lo sguardo, sorpresa di vederlo tanto serio. «E’ così?»

«Sì.»

Mary ricacciò le lacrime che le erano salite agli occhi per la collera. No, non era cambiato niente. Lui era sempre lo stesso frivolo Jamie che era a quattordici anni. Ancora peggio, era uguale a Oliver e a tutti gli altri, perché era interessato solo alla caccia e alla conquista.

Jamie le scostò una ciocca di capelli che le era ricaduta sulla spalla, con un gesto tanto tenero che Mary fu quasi sul punto di perdonarlo per il suo inganno. «E ne è valsa la pena.»

Mary si girò, cercando di nascondere le lacrime. «Forse per te.»

Jamie, alle sue spalle, rimase a lungo in silenzio. «Perché non ti sei ancora sposata?» le domandò infine. «Devono esserci stati tanti pretendenti che hanno chiesto la tua mano.»

Mary scosse la testa. Erano solo uno o due. E nessuno degno di nota. Non li ricordava quasi più.

«Non molto tempo dopo che noi…» Si schiarì la gola, incapace di guardarlo negli occhi. «Non molto tempo dopo che ci siamo conosciuti a Edimburgo, per la regina la situazione era difficile. Cercava di occuparsi di suo figlio e fungere da reggente. Aveva l’opposizione di entrambe le fazioni, e poi suo marito…» Il secondo marito della regina, l’uomo delle terre di confine che lei aveva creduto di amare, l’aveva tradita con altre donne, e ingannata nella politica e per avidità di denaro.

Era un monito da non dimenticare, che le fece irrigidire la spina dorsale. «Il mio posto era al suo fianco.»

«Perciò hai atteso prima di sposarti. Ma ormai dev’essere il momento.»

Mary si sforzò di non interpretare la sua curiosità come desiderio. «Prima o poi. Quando troverò un marito adatto…»

«Un cortigiano con la giacca rossa.»

L’immancabile battuta. Anche in quel discorso.

Però Mary gli sorrise. «Probabile. Però mi sto stancando della vita di corte.» Non si era resa conto che era vero finché non lo disse. «I continui spostamenti, le fazioni, tutta quella gente.» Però come braccio destro della regina, quella sarebbe stata la sua vita.

Alzò la testa e guardò in direzione del lago placido. Non era la terra devastata dalla guerra che si aspettava. Forse Jamie aveva sempre avuto ragione. «Capisco perché vuoi rimanere qui.»

«Questo posto non è sempre così sereno» ammise lui.

«Nessun luogo è parfait.» Aveva imparato anche lei a scherzare, alla fine?

Riluttante ad andarsene da lì Mary guardò le acque calme, lasciando che tra loro scendesse un silenzio complice.

«Chi era, Mary? L’uomo che ti ha spezzato il cuore?»

«Era un cortigiano» mormorò lei, senza sapere esattamente perché glielo confessasse. «Il favorito del re.»

«E sapeva ballare e perdere a scacchi, e aveva una giacca rossa.»

Ah, Jamie! Era più perspicace di quanto avesse immaginato. Incurvò le labbra, sorpresa di poter sorridere pensando a Oliver. «Tutto giusto tranne che la giacca.»

Jamie non ricambiò il suo sorriso. Invece inclinò la testa di lato, scrutandola. «Tutte quelle cose, sono veramente così importanti per fare innamorare una donna?»

Per un attimo Mary fu invasa dalla gelosia. Chi era quella donna che lui si sforzava tanto d’imparare a compiacere? Ah, be’, in fondo per il momento con Jamie c’era lei, e non l’altra.

«Credevo di sì» ammise. «Allora.»

«E ora?»

«Ora?» Aveva amato Oliver, o solo l’approvazione reale che rappresentava? Che cosa voleva veramente? Lasciò vagare lo sguardo su Jamie da capo a piedi, senza preoccuparsi – almeno per il momento – del fatto che lui potesse accorgersi della sua confusione. «Non lo so.»

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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