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Il bacio del duca

di VIRGINIA HEATH

Londra, 1812. 
Lady Dorothea Claremont - per gli amici, Dot - e Lord Peter Crawley sono amici da sempre, e promessi sposi sin dalla nascita. La loro unione è fortemente voluta dalle rispettive famiglie che rinsalderebbero così la loro posizione influente nella nobiltà inglese. Ma proprio quando viene annunciato e festeggiato il loro fidanzamento ufficiale, un bacio imprevisto con il provocante Lord Freddie, un impenitente seduttore, apre a Dot un mondo di emozioni che con Peter non prova e mette in moto un'inarrestabile valanga di conseguenze, con rivelazioni del tutto inattese...

 

Capitolo 4

4

«Che cos’ha combinato Peter?» la incalzò Freddie.

Lei alzò immediatamente lo sguardo. «Perché mai dovresti dire una cosa del genere?»

«Perché deve averti fatto qualcosa se l’hai evitato come la peste per tutta la sera.»

Freddie si sarebbe preso a schiaffi per avere ammesso di essersene accorto, ma il suo sguardo era stato stranamente attratto da lei dopo quel bizzarro momento di emozione che aveva provato con lei prima. Un momento decisamente insolito, in cui gli era mancata la terra sotto i piedi, il cuore gli si era gonfiato in petto e il resto del mondo era svanito. Era stato tanto particolare da lasciarlo scombussolato per tutto il giorno.

«Pensavo che avreste danzato insieme il primo valzer, guardandovi negli occhi in maniera disgustosamente sdolcinata, visto che il vostro imminente fidanzamento è il segreto meno segreto di questa stagione mondana.» Le guardò l’anulare e fu assurdamente contento nel vedere che non aveva ancora alcun anello al dito. «O sei semplicemente dispiaciuta perché la tira per le lunghe prima di chiedere la tua mano?»

«Assolutamente no» rispose Dot con stizza, come al solito. Reagiva sempre in modo sostenuto alla sua presenza. «Non c’è fretta.» E gli parve che ne fosse grata, al punto che il suo viso incantevole non poteva nascondere il suo sollievo.

«Ah…» Stupefatto, Freddie si accasciò a sedere accanto a lei. Lo sbalordiva che la coppia ideale di quella stagione non fosse perfetta come suggerivano i pettegolezzi entusiastici di cui erano oggetto Peter e Dot. E ancor più che quella rivelazione gli facesse piacere. «Capisco.»

Dorothea s’inalberò di nuovo. «Che cosa vuoi dire?»

«Che se non vuoi sposare Peter, non farlo.»

La sua indignazione si trasformò immediatamente in un avvilimento che non riuscì a camuffare con la sua aria risentita. «Peter è un uomo perfetto. Qualsiasi donna sarebbe contenta di essere sua moglie.»

«Tranne te, Dot. E’ chiaro.»

Lei aprì la bocca per ribattere, poi la richiuse. Dopo una pausa eloquente, parlò scegliendo accuratamente le parole. «Io e Peter siamo ottimi amici da sempre.»

«E con ciò?» Freddie si girò per poterla scrutare. «L’affetto di un amico è molto diverso dall’amore che strazia il cuore. Si può volere bene a qualcuno e non esserne innamorati.»

Lei rifletté sulle sue parole prima di ricordare che Freddie la irritava profondamente. Quando lo rammentò, si girò e incrociò le braccia tanto strette da mettere in evidenza il solco tra i seni. «Mi rifiuto di accettare consigli sentimentali da uno come te! Uno che vola da una conquista all’altra come un’ape di fiore in fiore. Che ne sai tu di che cosa significa veramente l’amore, quando per te è così passeggero e superficiale, da usare e gettare via?»

«Sarò anche un libertino, ma dentro questo torace muscoloso batte il cuore di un vero romantico. Quando mi trafiggerà il colpo di fulmine mi precipiterò dal parroco e mi farò intrappolare, aspetta e vedrai.» Ne era convinto da sempre, perché i Fitzroy erano così. Non erano tipi da mezze misure. Quando una cosa era giusta per loro lo capivano al volo, perciò era inutile tergiversare. «Fino a quel momento, mi limito semplicemente a spassarmela in maniera innocua.»

Ci fu un lungo silenzio. «Per te l’amore è veramente un colpo di fulmine, che non può crescere lentamente con il tempo?»

«Come una muffa?» Freddie scoppiò a ridere. «Forse per alcuni è così, ma io voglio il colpo di fulmine. Noi Fitzroy siamo gente spontanea e impulsiva, mentre voi Claremont siete… seri e dediti al dovere.»

«Non c’è niente di male a fare il proprio dovere.»

«Purché sia per uno scopo superiore.  Se il solo scopo di questa unione è perché le vostre famiglie se l’aspettano, allora di’ loro che non è giusto.»

«Più facile a dirsi che a farsi.» Dorothea si pentì subito di averlo ammesso, con uno sguardo tanto smarrito che gli si strinse il cuore a guardarla. «Non intendevo dirlo così.»

«Invece sì. Vuoi bene a Peter come amico, ma non sei innamorata di lui.»

Freddie non poté fare a meno di prenderle la mano e immediatamente fu come se il mondo intero avesse perso di nuovo il suo baricentro.

Come lui, anche Dorothea fissò le loro dita intrecciate, sbalordita, come se anche lei avesse sentito muoversi la terra sotto i piedi, poi si liberò dalla sua stretta, raddrizzò le spalle e fece sporgere il mento. «Ma m’innamorerò di lui.»

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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