Il bacio del duca
di VIRGINIA HEATH
Londra, 1812. |
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«E’ appena arrivato Peter.»
La madre di Dorothea fece irruzione nella camera e congedò la cameriera con un gesto impaziente per finire personalmente di acconciare i capelli della figlia. Dorothea si sforzò di sorridere anche se aveva solo voglia di piangere.
«Devo dire che passare qualche settimana nella tenuta di Lord Sedgewick gli ha fatto bene. E’ molto aitante e ha un bel colorito sano, così dorato dal sole, dopo il suo soggiorno in campagna. Ma la ciliegina sulla torta è che ha il panciotto azzurro, abbinato al tuo abito, proprio come avevo chiesto.»
«Che bella notizia» mormorò Dorothea. Almeno avevano l’abbigliamento in armonia, anche se non avevano altre compatibilità. «Mamma, senti… Quanto tempo ci è voluto a te e papà per… ehm…» Come formulare i dubbi che l’assillavano senza sollevare un gran vespaio? «Per sentirvi del tutto a vostro agio tra voi?»
La madre fraintese completamente la sua domanda, e arrossì. «Be’, per abituarsi a certe cose ci vuole un po’ di tempo, ma… alla fine della luna di miele eravamo… ehm… a nostro agio nell’intimità.» Infilò una forcina tra i capelli di Dorothea per evitare il suo sguardo che la fissava allo specchio della toeletta. «D’altronde noi eravamo praticamente estranei mentre tu e Peter vi conoscete da sempre, perciò direi che avrete meno disagio a trovare sintonia in camera da letto.»
«Non mi riferivo a quell’aspetto del matrimonio, in realtà» puntualizzò Dorothea. Non era ancora pronta a pensare a Peter a letto con lei, specialmente dopo il bacio insipido che si erano dati. Il che era ironico, considerato che dopo il bacio di Freddie non faceva altro che pensare a lui nel suo letto. «Parlavo più della vita quotidiana, perché il nostro rapporto è piuttosto forzato ultimamente.» Per la precisione, tra lei e Peter era svanita tutta la naturalezza dopo l’inizio della stagione mondana e l’insistenza delle rispettive famiglie sul fatto che era arrivato il momento di tramutare la loro amicizia di lunga data in un impegno per tutta la vita.
Sollevata perché l’argomento non era la manifestazione carnale dell’amore, sua madre sorrise. «Oh, ma c’è da aspettarselo, cara, quando inizia il corteggiamento. Una certa ansia è normale. Il rapporto cambia, in più c’è una specie di fremito…» Le rivolse un’occhiata eloquente, del genere che le madri davano alle figlie quando facevano una confidenza dall’alto della loro esperienza. «E fa parte dell’emozione.»
«Ma se invece non c’è alcun fremito, ma solo un’eccessiva formalità? Quanto tempo ci vuole per stabilire una maggiore confidenza e superare il distacco?»
«Ah, ho capito…» Di nuovo imbarazzata, sua madre si sedette sul bordo del letto vicino alla toeletta. «Avevo supposto che tu e Peter aveste già fatto una certa… pratica degli aspetti fisici del corteggiamento, ma ora mi rendo conto che non è così. Non mi sorprende, visto che siete entrambi dei figli ubbidienti e rispettosi, con un ammirevole senso del decoro, ma…» Stese la mano verso quella di Dorothea e la strinse. «Ora che siete fidanzati, chiuderemo tutti un occhio davanti a qualche casto contatto prima delle nozze. E sono certa che con quei primi… ehm… esperimenti arriverà immediatamente il fremito di cui ti parlavo.»
Sua madre fece una risatina e mosse le sopracciglia con aria allusiva, ignara del fatto che tra Dorothea e Peter non c’era stato il minimo accenno di quel fremito quando si erano baciati. Anzi, che la situazione si era fatta ancora più imbarazzante quando Dorothea aveva cercato di baciarlo più appassionatamente, come con Freddie, senza ritrovare la stessa emozione.
«Per il momento è assolutamente naturale provare una certa agitazione prima delle nozze e avere dei ripensamenti. Avevo pensato che tu li avresti avuti prima, come ha fatto Peter dai Bulphan in maniera tanto eclatante, ma sono sicura che ti passerà rapidamente tutta la paura, come Peter, ora che ti sei confidata con tua madre.»
«Peter ha avuto dei ripensamenti?» Prima o dopo avere chiesto la sua mano? L’angoscioso timore che le gravava sullo stomaco aumentò di peso mentre i suoi dubbi s’ingigantivano. «In maniera eclatante?» Non prometteva bene.
Non prometteva affatto bene!
Avvertendo il suo panico, sua madre le diede dei colpetti rassicuranti sulla mano, poi si alzò. «E’ acqua passata, cara, ed è assolutamente naturale. Gli uomini in particolare sono riluttanti a rinunciare alla loro vita da scapoli scapestrati, ma suo padre gli ha fatto un discorsetto e l’ha convinto. Come avevamo predetto io e sua madre, ti ha chiesto di sposarlo quel pomeriggio stesso, perciò tutto è bene quel che finisce bene. E ora su, sbrigati! Il tuo amore ti attende di sotto.»
No, non l’aspettava affatto.
Se l’era data a gambe per tornare ad Avondale mentre lei era infelicemente intrappolata con Peter. E, peggio ancora, sembrava che anche Peter fosse infelicemente intrappolato con lei!