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Uno sceicco sotto l'albero

di ABBY GREEN

Ammaliata dal tocco dello sceicco!

Dopo sei mesi di passione, il desiderio reciproco tra Riad e Cassidy non accenna ad affievolirsi. Cassidy, però, ha bisogno di qualcosa di più: il loro rapporto è intenso, ma senza impegno, e Riad non intende offrirle nulla di più.

Cassidy decide che ne ha abbastanza: esce quindi dai confini del letto del miliardario per entrare in una dimensione della sua vita in cui nessuna donna era mai stata ammessa.

Riad potrà accettare che Cassidy sia l’unica donna a cui non può proprio rinunciare?

 

 

6

Non ho voglia di fare l’amore. Ogni fibra del corpo di Riad respingeva le parole di Cassidy. Sapeva che lo desiderava con la stessa intensità con cui lui desiderava lei; l’attrazione vibrava tra loro come una corrente elettrica che li univa costantemente. Però si bloccò e le scrutò il viso. Era un’esperienza nuova per lui, e lo faceva sentire a disagio. Avrebbe voluto cancellare l’espressione ferita che le aveva visto nello sguardo nel salone, e fingere di non averla notata. E avrebbe voluto ignorare anche il fatto che quella storia, che doveva essere comoda e senza impegno, in realtà si stava rivelando molto più complicata di quanto avesse previsto.    

Mise le mani sul muretto alle spalle di Cassidy, premendosi ancora di più contro il suo corpo. Chinò la testa e inspirò il suo profumo unico – di muschio e rosa canina – e il cuore cominciò a martellargli in petto. Lei non si muoveva, ma non lo respingeva neppure. Le posò le labbra sul collo e, quando trovò il punto in cui pulsava la vena, ebbe un tuffo al cuore appena si accorse quanto fossero accelerati i battiti…

«Riad» disse debolmente.

La sua reazione fu di darle un morsetto delicato sulla pelle, che subito lenì con la lingua. Cassidy rabbrividì contro di lui. Riad si sentiva audace… Era uno dei suoi punti deboli, e lui lo sapeva. Cassidy gli premeva addosso i seni, e lui aveva già dovuto sforzarsi a trattenersi per tutta la sera, per non cedere all'impulso di trascinarla in un angolo appartato e saltarle addosso.

Si raddrizzò e abbassò lo sguardo. Cassidy aveva gli occhi scintillanti, le gote arrossate. Riad fu attanagliato dalla disperazione… Ormai avrebbe dovuto affievolirsi il desiderio che provava per lei. Invece no. Era più intenso che mai. Ma che cos’aveva quella donna?

Sentendosi pericolosamente instabile, come una barca che aveva tolto gli ormeggi e beccheggiava in un mare in tempesta, Riad le abbassò la cerniera del vestito sulla schiena per allargarlo e scoprirle i seni nudi.

Cassidy trasalì, ma Riad aveva già tirato giù il corpetto e le aveva racchiuso i seni nei palmi. Sapere che non portava il reggiseno era stata un’ulteriore provocazione per i suoi sensi per tutta la sera.

Strofinò le punte rosee con i pollici, guardandole inturgidirsi mentre le areole s’increspavano. Prima che Cassidy avesse potuto dire qualcosa, lui chinò la testa e succhiò un capezzolo e poi l’altro con la bocca avida, mentre il desiderio gli annebbiava la mente.

Cassidy gli infilò le mani tra i capelli e li strinse tra le dita. Si era appoggiata al parapetto e aveva il respiro affannoso, ma Riad non lo sentiva quasi, perché il sangue che gli era affluito alla testa gli ronzava nelle orecchie. Ma poi udì la sua voce. «Per favore, Riad, non posso… Non costringermi.»

A quelle parole, lui indietreggiò e replicò con voce aspra: «Non devo costringerti a fare cosa? Ad ammettere che mi vuoi? Puoi onestamente dire che non mi desideri?».

Nei suoi occhi azzurri vide la battaglia che infuriava in lei, e non gli fece affatto piacere. Le strinse forte i fianchi e l’attirò a sé, per farle sentire tutta la potenza della sua eccitazione, tanto intensa da essere quasi dolorosa. Lei sgranò gli occhi che s’incupirono subito. Era sua, come poteva negarlo? Eppure, vedeva che si stava ritraendo.

Incapace di trattenersi, disse con voce roca: «Ti prego, Cassidy. Ne ho bisogno… Ho bisogno di te».

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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