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Chiudi gli occhi

di JACKIE ASHENDEN

Da tre anni Lincoln e Grace hanno una storia basata unicamente sul piacere.

Concorrenti nel mondo degli affari di giorno, di notte hanno trovato il modo di sfogare lo stress incontrandosi ogni tre mesi nelle salette appartate del Club dei Milionari.

Ma ora Linc vuole qualcosa di più da Grace, e intende rischiare il tutto per tutto per averlo. Sa che lei stenta a fidarsi, perciò per raggiungere il suo scopo dovrà dimostrarle che può fidarsi di lui… e per cominciare dovrà convincerla a mettersi completamente nelle sue mani e ad abbandonarsi al suo seducente dominio.

 

 

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Grace

 

Diceva la verità, lo vedevo nella sua espressione. Avrei potuto spezzargli il cuore. Io, la ragazzina cresciuta in affido che per tutti non avrebbe mai combinato niente di buono. Che era arrivata ad avere una delle più importanti aziende di tecnologia degli Stati Uniti. Che era riuscita a farsi notare da quell’uomo bellissimo e potente… Avrei potuto spezzargli il cuore se avessi voluto.

Era questo un segno della fiducia che mi aveva dato, vero? Mi dava il potere, in quel momento. Mentre eravamo uniti intimamente. Il potere di spezzarlo.

Michael non me l’aveva mai dato. Michael non aveva mai scoperto la sua anima davanti a me.

Lincoln mi aveva bendata e legata, e poi mi aveva dato il suo cuore. Vedevo il dubbio nei suoi occhi scuri, e anche la paura, un sentimento che non vi avevo mai visto prima.

L’elettricità che si era sprigionata tra noi in quel momento crepitò nell’aria, e per un breve istante mi chiesi se avevo il coraggio di prendere ciò che mi offriva. O se era più semplice scappare.

Però non ero mai stata tipo da schivare le difficoltà. E il pensiero di spezzargli il cuore…

Non potevo. Non volevo.

Gli strinsi i fianchi snelli tra le cosce, serrandolo forte. Poi, siccome ero subdola, spostai le mani da dietro, perché ero riuscita a liberarle, e gli cinsi il collo. Lo guardai negli occhi e mi persi in quei due pozzi scuri.

«Non ti dirò di no» dichiarai.

Nei suoi occhi si accese una fiamma intensa e improvvisa. Non disse niente, ma rincominciò a muoversi più rapidamente e con più impeto. Martellandomi con foga, portandomi sempre più in alto verso un piacere indicibile.

Lo strinsi forte, aggrappata spasmodicamente a lui, e quando il piacere mi travolse in un’esplosione, non ci fu spazio per un no.

Solo sì… sì… sì!

E la mattina dopo, quando suonò la sveglia, non me ne andai. Mi girai verso di lui, vidi che mi guardava, e rimasi con lui.

Andiamo ancora al Club dei Milionari ogni tre mesi e sfruttiamo al meglio le suite private. Quella di Parigi, in particolare, serba dei ricordi speciali per noi.

E poi torniamo nella casa che abbiamo comprato, dai bambini che abbiamo avuto. Con l’amore che abbiamo trovato insieme.

 

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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