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Quando arriva Natale

di AMY VASTINE

Mancano pochi giorni a Natale ma, invece di pensare ai dolcetti delle feste, nella mente di Josie Peters aleggiano visioni apocalittiche.
Proprietaria di un bar ristorante, il Sundown, sa che deluderà tutta la città se non terminerà i lavori di ristrutturazione in tempo per riaprire per il concerto di Natale di Boone Williams, famosissimo cantante country.
Deve concentrarsi.
E non dovrebbe essere difficile, con un tuttofare taciturno come Clint. Però per ogni minuto che trascorre ad appendere festoni, ne passa un altro a guardare lui. Il misterioso, ombroso Clint che pensa solo al lavoro, e a nient’altro.
Josie sa che scapperebbe a gambe levate se lei tentasse di approfondire la conoscenza.
E’ iniziato il conto alla rovescia per il Natale, e Josie non può permettersi di perdere l’uomo che deve costruirle il palco… e ha anche conquistato il suo cuore.
 
OGNI MERCOLEDì UN NUOVO CAPITOLO!
 

 

 

2

«Tutto bene?» Josie si chinò su Clint, preoccupata. Gli pulsava la parte posteriore della testa, ma quello che aveva preso il colpo più duro era il suo orgoglio.

«Sto bene.» Non si poteva dire altrettanto della sega circolare, che ora aveva il manico e il coprilama rotti.

Clint sapeva che si sarebbe pentito di avere accettato quell’ingaggio. Era il periodo dell’anno in cui preferiva rintanarsi nell’officina a casa invece di affrontare il mondo con tutte quelle stupidaggini natalizie. Se non avesse avuto bisogno dei soldi, non avrebbe messo il naso fuori casa. Ora quel lavoro gli sarebbe costato un paio di centinaia di dollari.

«Fai piano, hai battuto la testa.» Josie lo aiutò ad alzarsi a sedersi. Essere oggetto della sua attenzione lo metteva a disagio, e quei suoi occhi azzurri erano troppo perspicaci. Josie spostò di nuovo lo sguardo verso la cicatrice sulla guancia.

«Ho detto che sto bene.» Si girò mettendosi in ginocchio e cercò di alzarsi, ma il pavimento gli ondeggiava sotto i piedi.

«Ehilà, ragazzone!» esclamò Josie, afferrandogli le braccia per sostenerlo. Chiese a Faith di portare una sedia e lo fece mettere a sedere. «Ti prendo del ghiaccio. Ho l’impressione che avrai un bel bernoccolo.»

Clint si toccò dietro la testa e fece una smorfia quando avvertì subito una fitta di dolore. «Mi riprenderò.»

Josie si allontanò e Clint emise un sospiro di sollievo. Teneva molto al suo spazio personale.

«Tieni.» Josie tornò con dei cubetti di ghiaccio in uno strofinaccio. «Accontentami senza protestare» aggiunse, porgendogli l’involto.

Lui glielo tolse di mano e se lo posò sul punto dolorante. «Contenta?»

«Sì, Clint. Sono al settimo cielo perché ti metti il ghiaccio in testa.» Il suo sarcasmo pungente lo fece sentire un imbecille. «Quasi quanto sono stata felice nel vedere la tua sega tagliarmi un pezzo di pavimento.»

Lui si sporse per guardare il danno che aveva fatto. «Sistemerò tutto gratis. È stata colpa mia.»

Josie gli mise una mano sulla spalla. Lui s’irrigidì.

«Non m’interessa del pavimento. Voglio solo essere sicura che stai bene, perciò smettila di rendere le cose difficili.»

«Scusa.» Clint apprezzava la sua gentilezza, e il fatto che non si fosse arrabbiata per il pavimento. Però le sarebbe stato più grato se l’avesse lasciato in pace.

Il lavoro era quasi completato, e ora Clint non avrebbe potuto fare altro finché non avesse avuto una sega nuova. Cercò di alzarsi di nuovo, ma la testa protestò. Josie accorse subito e lo cinse con le braccia, stringendolo forte per non farlo cadere. Il corpo di Clint passò all’istante dal ghiaccio al fuoco.

«Ti reggo io» gli disse.

I suoi capelli biondi gli solleticavano il mento. Josie profumava di fiori. Se fosse caduto, lei sarebbe piombata a terra con lui. Un irrefrenabile istinto protettivo lo indusse a respingerla. Josie sussultò e Clint tornò a sedersi.

Faith intervenne, spezzando il silenzio imbarazzante. «Credo che tu abbia un trauma cranico. Forse dovremmo portarti in ospedale.»

La parola ospedale gli provocò di nuovo un moto d’ansia, ma di diversa natura. «Mando un messaggio a Nate» sbottò.

Josie aggrottò le sopracciglia. «Chi è Nate?»

«Il mio gemello.»

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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