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La notte dei misteri

di CHRISTINE MERRILL

Cornovaglia, ottobre 1814. Con una tempesta in arrivo dalla costa e le tenebre che stanno calando, Jack Kendall si sente fortunato quando scorge una locanda in lontananza. Man mano che si avvicina, però, comincia a ricredersi e avvertendo qualcosa che non va in quel luogo. Qualcosa che potrebbe mettere in pericolo la sua stessa vita. Per un attimo valuta l’opportunità di rimontare in sella al suo fedele Ajax e galoppare fino alla prossima locanda, ma scorge una pallida e splendida donna, affacciata alla finestra. Decide così di sfidare il fato, entrando nel locale.

2

“Joy” ripeté Jack. Quel nome non era adatto a lei, Joy… gioia. Jack dubitava che ci fosse in tutta la Cornovaglia una ragazza mono gioiosa e allegra. Tuttavia, se era riuscito a farla sorridere, ne era valsa la pena anche perché Joy aveva un viso delizioso. Anche se triste. “Ti chiamerò Dolce Joy,” la prese in giro citando i versi di una poesia di Blake.

“Conoscete Blake?” per un attimo il suo volto si era illuminato.

“Anche tu lo conosci, a quanto pare!” esclamò lui, sinceramente meravigliato. “Non mi capita spesso di discutere di poesia con la cameriera di un bar.”

Il sorriso si spense immediatamente sulle labbra di Joy e il suo sguardò si soffermò per un attimo sul volto dell’uomo dietro al bancone. “Conosco solo quella poesia, signore. Me l’ha insegnata mio padre.”

“Molto piacere, allora, bella Joy. Io mi chiamo Jack Kendall.” Le disse spostando poi la sedia dinnanzi a lui e facendole cenno di sedersi. “Siedi qui a tenermi compagnia. Ti insegnerò qualche altra poesia, se vuoi.”

I versi delle poesie che ora gli venivano in mente, però, erano meno innocenti della poesia di Blake. Joy era una ragazza molto avvenente, con grandi occhi, un seno rigoglioso e delle labbra turgide fatte per essere baciate. E il suo era stato un lungo, estenuante viaggio… un po’ di compagnia non gli sarebbe dispiaciuta.

Joy sembrò non tanto far caso all’invito di Jack, quanto alla reazione del padrone del locale riguardo al suo intrattenersi troppo con un cliente.

Jack vide l’uomo fare un cenno di assenso con il capo. Joy sorrise a Jack e accettò la sua offerta. Nel momento in cui si sedette però, la sua espressione mutò: divenne cupa e torva, come se non fosse in grado di decifrare cosa lui si aspettasse da lei.

Jack le sorrise per metterla a suo agio. “È un vero sollievo trovare qualcuno che parli in inglese e non in cornico. Per un attimo, mi sono sentito fuori luogo.”

Joy diede un’occhiata alla stanza e poi mormorò: “Sanno tutti parlare inglese, qui dentro… quando vogliono. Così come sono perfettamente in grado di capire.” Jack non riuscì a decifrare se quella fosse una semplice osservazione o un avvertimento.

“Bene, allora diciamo che sono contento che tu voglia parlarlo con me, dal momento che hai dato uno splendido benvenuto a un viaggiatore solitario. Ma… dimmi, parli cornico? Allora mi puoi tradurre in inglese il nome di questo posto, così posso raccomandarlo ai miei amici?”

La ragazza lo guardò, meravigliata dalle sue parole prima di accorgersi che la stava prendendo in giro. Sorrise. “Siete giunto alla Locanda delle Ceneri, signore.” Joy colse la sorpresa nello sguardo di Jack per quel nome serio e austero, così aggiunse: “La vecchia locanda era bruciata in un incendio e questa venne costruita sulle…”

“Sulle sue ceneri,” la interruppe Jack, finendo la frase. “Be’, è un nome adatto, dal momento che questo posto è tetro come un cumulo di cenere. Con un nome del genere però, non si fa fortuna. Chi si ferma qui?”

Lei si guardò le mani che aveva posate sul grembo: “Non abbiamo molti avventori, in effetti, specialmente in questo periodo dell’anno.”

“In autunno, intendi?”

“No, Ognissanti.”

Jack scrollò le spalle. “Ognissanti della Cornovaglia, già. Voi ragazze non mettete una mela sotto il cuscino per sognare il futuro marito? O forse un principe? Inoltre tu lavori in una locanda che ha a che fare con la cenere… un po’ come Cenerentola, con le scarpe di cristallo sotto il letto.”

Forse si era sbagliato, forse questa ragazza non era la stessa che aveva intravisto alla finestra. O forse proprio era Joy che provava gli abiti della sua padrona e ora non voleva che lui rivelasse ciò che aveva visto. Malgrado tutto, c’era dolore e imbarazzo nei suoi grandi occhi azzurri ed era stato lui a provocare quel sentimento di tristezza. jack le posò la mano sul braccio come per rassicurarla che con lui il suo segreto sarebbe rimasto tale.

Joy sgranò gli occhi, sorpresa da quel tocco gentile, poi scosse la testa ed esclamò seria: “È la vigilia di Ognissanti, signore e non bisogna prenderla alla leggera. Specialmente da queste parti, dove tutto può accadere…”

“Perché? Cosa sta per accadere?”

Gli spiriti, signore, che giacciono quieti la maggior parte del tempo, ma che camminano stanotte. Gli spiriti dei marinai morti arriveranno sulla terraferma. Spiriti, creature marine e nani sono pronti ad assalire il viaggiatore incauto e a tendergli una trappola lungo il sentiero sul quale cammina per farlo precipitare giù dalla scogliera.” Rabbrividì. “Sarebbe meglio prendere sentieri lontani dalla costa, se si viaggia stanotte e non si ha un posto in cui dormire.”

“E io dovrei fuggire via a gambe levate da qui per paura degli spiriti?” Jack rise divertito. “Sto benissimo, grazie, tesoro. Volevo un posto asciutto e caldo e l’ho trovato. Anche se la vostra birra non è il massimo, è abbastanza buona da indurmi a restare. Domani mi avvierò verso Penlowen e spero di potermi riposare bene prima di intraprendere il viaggio.”

“Andate a Penlowen, signore?” Joy sgranò gli occhi. “Dove vive il Lord Pazzo!”

“Il Lord Pazzo?” le ripeté lui sorpreso dalle parole appena udite. “Non ti stai sicuramente riferendo a Lord Dick Acherton. Siamo compagni d’armi. Credo sia un lord, e so che vive in una grande magione. Ma non lo definirei propriamente un pazzo…”

“Tutti i lord di Penlowen lo sono, signore. Altrimenti perché rimarrebbero lì?”

Jack scosse la testa. “La sua follia è una sciocca credenza popolare, così come sono sciocche superstizioni i fantasmi, i marinai morti e i folletti di cui tu hai paura.”

“Voi siete libero di credere a ciò che volete, signore. Ma io ho vissuto tutta la vita qui in Cornovaglia e so quel che dico. Io li ho visti e li ho sentiti!” Joy avvicinò il suo viso a quello di lui. La fiammella della candela sul tavolo oscillò creando strani giochi di luce sul suo volto. La voce si era ridotta a un sussurro roco, che Jack poteva appena udire. Un brivido gli percorse la schiena mentre lei aggiungeva: “La donna in grigio, che siede sul ciglio della scogliera e piange per il suo amore perduto… l’uomo agonizzante che urla nella notte e le sue urla coprono l’ondeggiare del mare. E gli spiriti luminosi che confondono anche i naviganti più esperti.”

Jack rise. “Ci sono certamente spiegazioni razionali per ognuno di questi fenomeni. La tua donna in grigio sarà di sicuro un uccello notturno. Gli spiriti dei marinai morti non saranno altro che il suono del mare che si abbatte sugli scogli e gli spiriti luminosi non possono che essere marinai al lavoro di notte che si fanno luce con delle lanterne.”

Joy si guardò febbrilmente intorno e gli prese una mano, stringendogliela forte per farlo tacere.

Jack aveva notato che alcuni degli avventori si erano girati e stavano guardando nella loro direzione. Avevano un’espressione minacciosa, come se da un momento all’altro dovessero tirare fuori le loro armi.

“Che siano uomini o spiriti, Joy,” le disse. “Non ho paura di ciò che accadrà stanotte.” Jack si girò e posò lo sguardo sugli altri clienti.

“Molto bene, signore,” esclamò Joy, fredda. “Pensate pure che tutto questo non sia altro che una favoletta per spaventare i bambini. Io però so di avere regione, io ho visto. Ci sono forze che è meglio non sottovalutare. Fidatevi del mio avvertimento. Finite la vostra birra, sellate il vostro cavallo e andate via di qui prima che sia notte. Cavalcate evitando la costa e dimenticatevi di questo posto. Ma non pensiate che piangerò, se rimarrete… perché vi siete scavato la fossa con le vostre stesse mani.”

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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