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Favola di Natale a New York

di SARAH MORGAN

Roxy ha imparato a non credere alle favole, ma per il prossimo Natale vuole che sua figlia Mia abbia tutto quello che ha sempre sognato. Non appena i fiocchi di neve cominciano a scendere su Manhattan, Roxy però non può più nascondere il suo sogno segreto: un bacio sotto il vischio col suo affascinante collega James.

James sa che con Roxy deve andarci piano: lei ha già sofferto in passato e oltre al suo cuore, deve proteggere anche la sua adorabile figlia Mia. Ma non appena le notti di dicembre diventano più fredde e l'attrazione tra loro si fa più forte, James decide che è ora di agire. Se Roxy gli permetterà di entrare nel suo cuore, forse per questo Natale potrà fare in modo che i suoi sogni diventino realtà...

24

C'era qualcosa di sbagliato, ma non sapeva cosa.

C'era qualcosa negli occhi di Roxy che non era stanchezza, pensò James.

Mia stava giocando con il suo castello delle principesse. La bambina gli aveva detto qualcosa, ma non l'aveva capita perché stava pensando a Roxy.

"Il principe va a salvare la principessa dalla torre?" chiese alla bambina.

Mia scosse la testa, i riccioli ricadevano intorno al viso. "La principessa salva il principe".

James sorrise perché sapeva chi le aveva suggerito quel gioco.

Guardò verso la cucina dove Roxy era fuggita via mormorando qualche scusa.

"Vengo subito, Mia." Controllando che la bambina fosse occupata e al sicuro, James si avvicinò alla piccola cucina.

La neve cadeva oltre le finestre, coprendo il piccolo giardino sottostante.

Roxy non si voltò a guardarlo. "Roxy? Ho bisogno di parlare con te." "Non è un buon momento".

Vide le sue nocche sbiancare sul piano di lavoro. "Qual è il problema, tesoro?"

"Niente. Perché pensi che ci sia un problema? "

"Ho lavorato con te per quasi un anno, Rox. Capisco quando c'è qualcosa che non va."

"Allora saprai anche quando lasciarmi da sola."

"Non ti lascio da sola."

"Allora sei un insensibile." Il livore nella sua voce la fece arrossire. James si accigliò.

Piangeva? "Sei esausta, Roxy. A che ora si è svegliata Mia questa mattina?"

Stava facendo due lavori, e contemporaneamente studiava e si alzava quando la figlia si svegliava. Anche solo a pensare tutte queste cose, persino a lui veniva voglia di sdraiarsi.

"Non sono esausta. Ho una buona resistenza. Non è quello il problema".

"Quindi c'è qualcosa che non va. Dimmi." Le posò le mani sulle spalle e la costrinse a girarsi per affrontarlo. "Rox?"

"Dobbiamo andare. Fino a quando avrò messo il cappotto e gli stivali a Mia e arriviamo Da Romano, sarà l'ora di pranzo."

"Non ancora. C'è tempo". Lui l'aveva intrappolata tenendola per un braccio. "Andremo quando ti avrò detto quello che volevo dirti".

Roxy distolse lo sguardo. "Sei così testardo."

"Quando c'è qualcosa che devo dire, sì."

"E se non voglio sentire? So cosa vuoi dirmi, James, ma non voglio che tu lo dica il giorno di Natale."

"Io..." Era confuso. Aveva commesso un errore? "Roxy..."

"Che c'è? Hai pensato che non m'importasse quando l'avresti detto? Nessuna ragazza vuole che un ragazzo rompa con lei il giorno di Natale".

Ci volle un momento per capire ciò che gli stava dicendo. "Pensi che io voglia rompere con te?"

"È ovvio. Ti sei comportato in modo strano fin da quella notte in cui... lo sai…". Guardò oltre la spalla di James, controllando istintivamente Mia. "So che non te la senti, e va bene."

"Di cosa stai parlando?"

"Questi ultimi giorni... dal nostro appuntamento, noi non... Sesso. So che era solo sesso. Non c'è bisogno di farne un problema."

Era stupito. "Pensi che sia questo? Sesso?"

"Non so cosa sia, James. Pensavo forse che tu potessi...". La voce di Roxy s'incrinò. "Non importa. So che non sono una persona facile da amare."

"Perché? Perché dici queste scemenze?"

"Forse perché nessuno mi ha mai amato! Né i miei genitori, né certamente Eddie - e non dire niente, perché tutto ciò che dici penso che tu lo dica solo perché te l'ho chiesto. Voglio dire, sei un grande amico e so che provi qualcosa per me ma non mi basta l'affetto, però capisco perfettamente."

"Non capisci nulla." La voce di James era dura. "E penso che sia il momento che tu vada a dare un'occhiata alla tua camera da letto".

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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