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Sfida a fior di pelle

di CHARLENE SANDS

Lavorare con un vecchio nemico - diventato nel frattempo un rubacuori multimilionario - potrebbe costare molto caro a un’ex ragazza acqua e sapone. Ma per Lisa Mills ottenere quel grande progetto è il sogno di una vita e soprattutto la svolta definitiva della sua carriera. Peccato che, quando si presenta al colloquio, è Matt Sullivan ad aprirle la porta. Fortunatamente lui sembra non riconoscerla anche perché è diventata una bella donna in carriera. ma è solo questione di tempo: che cosa risponderà quando Matt le chiederà un appuntamento?

12

Ancora una volta, Matt le aveva fatto abbassare la guardia. Premuta contro il suo corpo, Lisa s’irrigidì, sentiva il sangue scorrerle veloce nelle vene. "Il mio segreto?", ripeté.

"Come fai a farmi dimenticare i miei problemi?"

"Oh...". Lisa si rilassò all’improvviso e sentì il suo respiro rallentare. "Hai molti problemi?"

Matt fece scorrere le dita tra i suoi capelli. La familiarità di quel gesto la fece rabbrividire. "Sì, ne ho, purtroppo… riguardano principalmente qualcosa che ho fatto ieri e che è stato erroneamente interpretato, finendo poi sui tabloid. Sembra che io sia il cattivo… di nuovo. Non sono mai stato un santo, lo so bene, ma non sono colpevole delle nefandezze scritte su di me."

Il dolore nei suoi occhi la intristì. Era evidente che Matt avesse bisogno di sbarazzarsi di se stesso, di quella parte di lui che non gli piaceva. "Raccontami tutto, se ti va", lo incoraggiò.

Lui abbassò la mano e si allontanò di qualche passo. "Sei sicura di voler sentire questa roba? Pensavo che volessi parlare della progettazione del giardino verticale qui nel mio studio, mi sbaglio?"

"Non ti sbagli e ho già tre idee per questo spazio, ma te ne parlerò più tardi… ora sono a tua disposizione, Matt… parlami".

Matt annuì. "Vieni con me", le disse, infine.

Lisa lo seguì nell'ufficio privato. Era pieno di premi e di manifesti cinematografici. Matt le diede qualche minuto per guardarsi intorno.

"Vuoi un drink?". Si avvicinò a un bar ben fornito in un angolo della stanza. "Birra, vino, soda?"

"Il vino va benissimo."

Lisa prese posto su un divano di cuoio color cioccolato e lui le si sedette accanto, porgendole un calice. "Cos’è successo ieri?" chiese lei con un fil di voce.

"Ieri ho incontrato la mia sorellastra… nessuno sa che ne ho una, Lisa. Mia sorella ha una figlia, una bambina carina che si chiama Rebecca, ed è mia nipote". Posò i gomiti sulle ginocchia e fissò la parete opposta. "Circa sei mesi fa, ho ricevuto una e-mail da una donna di nome Paula Brimley, che ha giurato di essere la figlia di mio padre, ovviamente non le ho creduto, perché non ho voluto credere che mio padre avesse avuto un’altra mentre era sposato con mia madre ". Vuotò il bicchiere di whisky. "I test del DNA hanno dimostrato, però, che Paula è effettivamente mia sorella".

"Che cosa vuole da te?"

"Sono andato a Santa Cruz per scoprirlo e un dannato fotografo ci ha scattato una foto. Mia madre non sa nulla di tutto questo, e sto cercando di mantenerla all’oscuro di questa storia, perché ci soffrirebbe troppo".

"È lei che stai cercando di proteggere, vero? Ieri mi hai detto che stavi cercando di impedire che qualcuno venisse ferito".

Lui annuì e finalmente si voltò verso di lei. "Mia madre non se lo merita".

Il dolore era dipinto nei suoi occhi. Lisa si sentì in colpa: lo aveva paragonato al diavolo, un tempo, ma ora lo vedeva lì, con gli occhi lucidi e afflitto dal dolore e dalla prospettiva di far soffrire la madre… seri dubbi sulla natura del suo carattere s’insinuarono nella mente di Lisa. "Matt, mi dispiace".

Intrecciò le dita a quelle di lui. Si sentiva bene accanto a lui e si lasciò andare a un bacio inaspettato. E dopo che il bacio si concluse, la bocca le doleva come se avesse ancora bisogno di lui, come se volesse continuare a baciarlo.

"Non l’ho detto a nessuno…", mormorò Matt, stringendole di mano. "Mi fido di te."

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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