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Sfida a fior di pelle

di CHARLENE SANDS

Lavorare con un vecchio nemico - diventato nel frattempo un rubacuori multimilionario - potrebbe costare molto caro a un’ex ragazza acqua e sapone. Ma per Lisa Mills ottenere quel grande progetto è il sogno di una vita e soprattutto la svolta definitiva della sua carriera. Peccato che, quando si presenta al colloquio, è Matt Sullivan ad aprirle la porta. Fortunatamente lui sembra non riconoscerla anche perché è diventata una bella donna in carriera. ma è solo questione di tempo: che cosa risponderà quando Matt le chiederà un appuntamento?

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Leggendo i titoli a caratteri cubitali per l’ennesima volta, Matt gettò il giornale sul tavolo e cominciò a percorrere a grandi passi il pavimento in pietra del patio. Le onde dell’oceano si schiantavano sulla riva, il suono gli arrivava nelle orecchie e non lo tranquillizzava, come di solito succedeva.

"Accidenti." Le ultime notizie sul suo breve viaggio a Santa Cruz del giorno precedente non avevano prodotto l’effetto sperato. Aveva già sentito il suo manager e agente, che gli aveva detto di aspettarsi il peggio nei rotocalchi d’intrattenimento serale. Anche internet stava ribattendo più di una notizia di agenzia.

"Il rubacuori Matt Sullivan e il suo vero amore: la figlia".

"La vera ragione per cui Matt Sullivan ha spezzato il cuore alla fidanzata".

"Sullivan a Santa Cruz incontra la madre della sua bambina".

Erano tutte bugie, ma il danno era stato fatto. Fortunatamente, non troppe persone sapevano che ora lui era a Moonlight Beach. Aveva mantenuto un profilo basso e non si era mostrato in giro. Non c'erano stati nuovi appostamenti dei paparazzi di recente, quindi il giorno prima aveva deciso di volare verso Nord per incontrare Paula e la piccola Rebecca.

Paula non era la sua fidanzata misteriosa.

Rebecca non era sua figlia.

Ma erano i giornalisti avevano ci avevano costruito un castello di false notizie.

Matt strinse gli occhi in due fessure. Aveva peggiorato le cose, andando lì a trovarle. E ora cosa avrebbe dovuto fare?

Con la coda dell’occhio, intravide a Joanna che parlava con Lisa in casa.

Vedere Lisa lì con lui, gli diede una piacevole sensazione di sollievo e il suo cuore accelerò i battiti. Dopo il bacio che si erano dati, non vedeva l’ora di trascorrere del tempo con lei, quella sera. La sua vita era già abbastanza complicata, ma in qualche modo Lisa sembrava facilitargli il cammino, facendogli scoprire la bellezza della natura. Gli piaceva la sua dedizione verso il lavoro, ammirava il suo talento e il solo pensiero che stava lavorando a un progetto per lui, gli dava conforto.

Per ben due volte quel giorno, l'aveva chiamata per avere la sua opinione. Il giardino a cascata sarebbe stato un'opera d'arte, una volta terminato. Provava moltissima ammirazione per la grande esperienza di Lisa e gli piaceva vederla scavare la terra e sporcarsi le mani, con il viso e il corpo così concentrati su ciò che stava creando.

 

Due ore dopo, Lisa si era lavata e vestita in una delle camere da letto al piano di sotto; entrò nel salone per salutarlo. "Sono pronta, mi dispiace di averti fatto aspettare".

Indossava un paio di pantaloni attillati, una camicia bianca di seta con una cintura d'argento larga e ballerine nere ai piedi. Onde vaporose ricadevano intorno al viso.

"Ne è valsa la pena, sei bellissima", esclamò Matt, rapito da quella visione.

Gli occhi ambrati di Lisa scintillarono. "Grazie, almeno non sono ricoperta di polvere e non sono sporca di terra".

"Saresti sorpresa nel sapere quanto sia bello guardarti lavorare…".

Lisa abbassò lo sguardo. Matt le faceva ancora paura.

Qualche minuto dopo, erano già nei pressi della Maverick Productions e Matt fu sollevato nel constatare che non c’erano paparazzi in giro. Avrebbe voluto avvertire Lisa che sarebbero potuti incappare in quelle sanguisughe, ma l’egoismo aveva prevalso e non aveva detto nulla. Se Lisa avesse sentito il pettegolezzo che circolava su di lui, non si sarebbe mai lasciata andare.

La guidò attraverso i corridoi, tenendole una mano sulla schiena. Entrarono infine nel suo ufficio. "È abbastanza grande qui."

Lisa cominciò a esaminare lo spazio, ponendo l’attenzione sulle sorgenti luminose. "Questo significa solo che c'è molto più potenziale".

Lui le sorrise e lei lo interrogò silenziosamente con lo sguardo. Le sfiorò le dita e l’attirò a sé. Moriva dal desiderio di baciarla di nuovo. Il suo cuore batteva all’impazzata mentre una domanda affiorava alle labbra: "Qual è il tuo segreto, Lisa, che cosa nascondi?", le chiese, infine.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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