Sei già registrato? Entra nella tua area personale

Dopo mezzanotte

di DAKOTA CASSIDY

"Mi chiedo dove tutto questo sia cominciato…"
Ecco una novella speciale, perché riguarda i personaggi e il prequel di due romanzi Romance firmati da Dakota Cassidy. Li trovi in edicola e sullo shop in febbraio e in aprile 2016.

14

"Cathy?"
"Flynn?” Si girò di scatto, era così felice di vedere il suo bel volto! Aveva avuto una tale paura di aver rovinato l'unica cosa giusta che aveva fatto nella sua vita. Mentre camminava verso di lei, lungo il corridoio sui cui si affacciava la stanza di sua madre, Flynn gli sembrava splendido, alto, forte e più bello che mai. Lui la raggiunse e la avvolse in un caldo abbraccio, premendole un dito sulle labbra per farla tacere.
"Zitta, sei l'aria che respiro, sei la mia unica ragione di vita... sai che è vero, perché io non sono un vampiro e ho davvero polmoni".
Cathy rovesciò la testa all’indietro e rise di gusto. "Mi dispiace" mormorò un attimo dopo rattristandosi. Ora tutti i suoi pensieri, tutte le sue paure, si concentravano in un unico grande pensiero. "È stato tutto troppo bello. Troppo. Ero convinta che non potesse durare. Siamo molto diversi e io ho fatto tutto ciò che potevo per allontanarmi da te. Sono stata la mia… la nostra peggior nemica."
Flynn la strinse a sé e la baciò. "Ora mi devi promettere che non ti lascerai mai più prendere da stupide paure, perché non ce n’è affatto bisogno… io sono qui, sempre con te, hai capito?"
Le sue stupide paure. Ora era pronta a condividere tutti i suoi timori e le sue remore con l'uomo che amava.
"Anche mamma e papà erano felici. Il giorno prima eravamo tutti e tre a fare un pic nic, a mangiare pollo fritto e insalata di patate su una coperta, ridendo come matti… Eravamo una famiglia; e il giorno dopo, lui se n’era andato, per non tornare mai più. Senza alcun preavviso, una frase di addio. Ogni volta che pensavo di essere vicina alla felicità, scappavo per non dover essere abbandonata ancora una volta. Fuggivo, pensando che fosse il male minore. Questa volta, però, mi doleva più del solito."
Flynn le prese il volto tra le mani e la guardò. "Io non ti farò mai una cosa del genere, Cathy. Ma devi darmi la possibilità di dimostrartelo. Non ti posso promettere che non avremo problemi. Non ti posso promettere non ci saranno momenti in cui litigheremo, perché siamo molto doversi. Non lo si può negare, ma io sarò sempre al tuo fianco. Non scappare, Cathy. Non scappare perché pensi che io possa fuggire prima di te."
Cathy nascose il volto nel suo petto, inalando il suo odore. Il profumo di Flynn. "Hai pagato il conto di mamma. Perché l’hai fatto?"
"Come hai scoperto che ero io?"
"Perché non è stato Landon. Dovevi esser stato per forza tu."
“Prometti di non arrabbiarti."
"Prometto," mormorò.
"Stai ridendo?"
"Forse, ma non di te."
Flynn appoggiò il mento sul suo capo con un sospiro. "Nella mia testa mi sono fatto mille film. Immaginavo cose così idiote… come te che vendevi il tuo meraviglioso corpo a uomini sconosciuti o che finivi in un carcere federale con l’accusa di essere un corriere della droga. Lo so, lo so. Sono un cretino, vero? Ma sai perché ho pensato che stessi facendo qualcosa di illegale? Solo ed esclusivamente perché collegavo finti tasselli, e ti volevo aiutare. Il pensiero di te ... be’, sai cosa voglio dire. Volevo solo che tu smettessi di preoccuparti per tua madre."
Cathy rise, le riscaldava il cuore l'idea che Flynn volesse aiutarla.
"Stai ridendo di me!" esclamò Flynn con un sorriso.
“Credo che tu abbia ragione ma, giuro, non sto facendo niente di illegale".
“So tutto del tuo lavoro presso la compagnia telefonica erotica, tesoro."
Cathy era confusa. "Chi te l’ha detto?"
"Landon. L'ho incontrato nella hall del palazzo. E so che probabilmente ora penserai che, siccome sono un conservatore, con lui non ci andrò mai d’accordo… ma invece non è così. Mi piace molto, è in gamba e ha un coraggio da leone. Per quanto riguarda la tua carriera. Il tuo lavoro è il tuo lavoro e non ho alcuna intenzione di interferire."
Non sapeva cosa dire, ma a quanto pareva Flynn aveva fatto tutto da solo.
"Lo sapevi che anche lui viene dalla città natale di mio padre, Plum Orchard? Conosce mia cugina Emmaline".
"Quanto è piccolo il mondo, eh? Ho tante cose da raccontarti… E forse non sai che Landon…"
Flynn le sollevò il mento, e le asciugò una lacrima che le era scesa lungo la guancia. "So di Landon, Cathy. Mi ha detto tutto. D'ora in poi, puoi parlare di tutto con me. Sempre. Quando hai paura, quando ti senti giù, perché uno dei tuoi amici sta morendo… Parlane con me. Ti prometto di esserti sempre vicino."
"Va bene, allora, sappi che in questo momento ho paura. Ho paura di non essere all’altezza delle aspettative che Landon ha su di me. Ho paura del giorno in cui non sarà più qui. Ho paura di perderlo".
"Hai tutto il diritto di avere questi timori. Però sappi io sarò qui per aiutarti. Ci sarò sempre."
Cathy si sollevò in piedi in e gli diede un bacio. "Ora, riguardo a quella fattura dell’ospedale..."
"Non arrabbiarti."
Cathy scosse la testa. "No. Non sono così sciocca," mormorò. "Grazie…"
Flynn le diede bacio sulle labbra prima di prenderle la mano e di trascinarla verso la stanza di Della con un sorriso. "Ho fatto una cosa."
"Che cosa? Per me, magari…" chiese mentre passeggiavano mano nella mano.
"Ho lavorato a questa cosa per due settimane di fila. Una tortura. Una noia mortale. Un lavoro complesso e intricato. Ho passato ore e ore per capire quale fosse il colore giusto… tutto questo per conquistare il tuo cuore". Estrasse un fagotto dalla tasca e glielo consegnò con un sorriso.
Il cappello. Un cappello viola e nero, storto da un lato, e una sorta di pallina che somigliava vagamente a un pon pon. "Per me?" esclamò Cathy, felice. "Questo significa che stiamo insieme, Flynn McGrady? Non tutti sono in grado di lavorare a maglia per confezionare un cappello bello come questo".
Lui la fermò appena fuori della porta di Della e le mise il cappello in testa, per baciarle la punta del naso con una risatina. "Ho imparato il punto a rovescio per te, sappilo".
Cathy ridacchiò, la sensazione di vuoto dovuta alle sue paure era ora riempita da Flynn McGrady. "Come potrei mai non prendere in considerazione un uomo che sa lavorare a maglia usando il punto a rovescio?"
"Aspetta fino a quando non ti mostrerò lo scialle afghano che ho iniziato. Sarai pazza di me."
Cathy si fermò davanti a Flynn e gli mise il pollice sulle labbra, sorridendogli gli disse: "Penso di essere già pazza di te, McGrady."
Sì, ti amo da impazzire.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
< Vai a Capitolo 13 Vai a Capitolo 15 >